Il Pdl: «Sulla sanità la sinistra non vuol vedere»

TERAMO – La sinistra usa la demagogia per criticare la gestione della Asl, cieca rispetto agli investimenti che i vertici dell’azienda stanno mettendo in atto. E’ il parere del coordinamento provinciale del Popolo della libertà di Teramo, che interviene per difendere la direzione generale e criticare «le strumentalizzazioni di Ruffini, Verrocchio e Mastromauro». La pietra dello scandalo è la critica alla strumentalizzazione politica su Martinsicuro che rappresenterebbe il cosiddetto "Ospedale sul territorio". «Si inizia da Martinsicuro – cita la nota del Pdl – non perchè lì si vota bensì perchè è la struttura, che stando alle sue condizioni attuali, si presta per realizzare il primo atto di territorializzazione dell’ospedale. Tale progetto ha visto il contributo fattivo dei medici di medicina generale del comprensorio, dei medici ospedalieri e specialisti convenzionati, che saranno impegnti tutti insieme, a lavorare in strutture contigue, con tutti i vantaggi immaginabili per gli utenti tutti». Secondo il Pdl, «l’attuale dirigenza Asl è tesa al raggiungimento dell’obiettivo di portare la sanità ospedaliera su tutto il territorio, non solo quello di Martinsicuro e non per fini elettorali ma perchè è uno degli obettivi regionali, il principale, per ottenere risultati positivi con una sola operazione: sfoltire i pronto soccorso, sfoltire gli ospedali da ricoveri inappropriati, andare incontro alle esigenze dei cittadini e non solo di una parte, abbattere le liste di attesa. Di tutto ciò beneficeranno i cittadini di Martinsicuro e dintorni (circa quarantamila)». «Cittadini di Teramo è finita la gestioine regionale e sanitaria di chi ci ha preceduto».